Roma

Dramma Roma: cambiano le panchine, ma non i risultati

3 Dicembre 2024 alle 15:23

L’arrivo di Claudio Ranieri, a differenza di quello del suo predecessore (Juric), è stato accolto con fiducia e favore dei pronostici da parte della “piazza romana”. La figura di un allenatore come quella di Ranieri, d’altronde, riceverebbe la stima incondizionata di tutti, specie a Roma, dove Ranieri è “di casa”. Contrariamente alle aspettative, però, i primi risultati sono tutt’altro che incoraggianti.

La sfida di ieri contro la “Dea” ha messo in luce il gap qualitativo e fisico tra le due squadre, analoga sensazione si traeva all’indomani della sfida contro il Napoli, dello scorso turno.  Nel mezzo il pareggio contro il Tottenham per 2-2 (ottenuto al fotofinish) che tutto sommato è un buon risultato. Al di la delle considerazioni di circostanza, però, occorre prestare attenzione ai numeri, come sempre indicativi di verità incontrovertibile: 1 punto in 3 gare e una classifica che la vede a +2 sulla zona retrocessione.

Il clamore che si era creato attorno al profilo del nuovo allenatore, va via via svanendo, un pò perchè la squadra non sembra cambiata di una virgola, un pò perchè gli stessi supporter iniziano ad accettare l’idea di una stagione transitoria da cui non attendersi nulla. Il corollario di questa situazione è lo spegnimento di ogni entusiasmo. Claudio Ranieri, strano a dirsi, probabilmente sarà chiamato a svolgere lo stesso lavoro portato a compimento lo scorso anno con il Cagliari. C’è sicuramente una chiave di lettura in più sulla quale vale la pena spendere due parole: il disorientamento societario. La cessazione volontaria dall’incarico di Ceo di Lina Souloukou, sospinta dalla “furore” dei tifosi, non ha aiutato affatto: in queste situazioni un assetto societario instabile crea smarrimento negli stessi giocatori, alla ricerca di un punto di riferimento, qualunque esso sia.

 

di Redazione
Claudio Ranieri Roma Serie A

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