Euro 2024, Italia-Albania 2-1: (prima) missione compiuta
L’Italia inizia positivamente la rassegna continentale (della quale è campione in carica) piegando (non senza soffrire) per 2-1 in rimonta l’Albania.
Il confronto si mette subito male per gli Azzurri, che vanno in svantaggio dopo soli ventitré secondi: Dimarco su rimessa laterale effettua un insensato retropassaggio che coglie (comprensibilmente) impreparato Bastoni e favorisce Bajrami, il quale batte l’incolpevole Donnarumma con un secco destro che s’infila nel “sette” più vicino. Tale marcatura consiste in assoluto sia nel goal più velocemente realizzato in un Campionato Europeo sia in quello più celermente incassato dalla Nazionale Azzurra (superando quello del transalpino Lacombe segnato dopo trentotto secondi in Italia-Francia 2-1 del primo turno del Mondiale del 1978). La reazione italiana è immediata: già al 2’ Pellegrini fallisce un “rigore in movimento” mettendo a lato un suggerimento di Scamacca, quindi all’11’ arriva il pareggio con un colpo di testa di Bastoni su cross di Pellegrini su azione da calcio d’angolo. Al 16’ giunge anche il sorpasso, con Barella lesto a insaccare scoccando un destro di controbalzo di prima intenzione dal limite dell’area di rigore, risolvendo un’azione confusa. Il 2-1 galvanizza gli uomini del CT Spalletti, che fanno valere il loro maggior tasso tecnico: al 33’ Frattesi (ben servito da Scamacca) vede il suo pallonetto deviato in qualche modo sul montante più vicino dall’estremo difensore albanese Strakosha, poi al 47’ è Pellegrini a mancare il bersaglio incornando fuori da favorevole posizione. Si va, dunque, al riposo con l’Italia meritatamente in vantaggio per 2-1.
La prima azione saliente della ripresa giunge al 60’ ed è di marca italiana: un sinistro a rientrare di Chiesa si perde di poco sul fondo alla destra di Strakosha. All’80’ una discesa di Dimarco è conclusa con un sinistro dello stesso numero 3 bloccato in due tempi dal portiere balcanico. Brivido al 90’, quando Manaj (ben lanciato da Asllani ma colpevolmente “dimenticato” da Calafiori) si presenta solo dinanzi a Donnarumma e cerca di batterlo con un tocco sotto, vedendo però la propria conclusione sventata dall’intervento (di fianco) dell’estremo difensore azzurro. Le ultime emozioni sono l’invasione di campo di un sostenitore albanese (celermente fermato dagli addetti alla sicurezza) al 92’ e un sinistro di Manaj finito abbondantemente alto al 95’, quindi il triplice fischio del direttore di gara ratifica la vittoria dell’Italia, che esordisce in questo Campionato Europeo facendo il proprio dovere, compiendo la propria (prima) missione.
Vittoria doveva essere e vittoria è stata, ma (ovviamente) per l’impegno con la Spagna (in programma il prossimo 20 giugno alla Veltins-Arena di Gelsenkirchen) ci vorrà un’altra Italia: più attenta e più solida.
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