Euro 2024, Italia all’ ultimo respiro: Croazia fuori

25 Giugno 2024 alle 00:46

Serata da batticuore per i tifosi italiani, la vecchia Croazia ha tirato fuori l’orgoglio e fino al 97′ aveva eliminato i campioni d’Europa in carica. Ma non avevano fatto i conti con l’avanzata elegante di Calafiori che ha puntato il centro area, attirato i difensori verso di lui e liberato Zaccagni al tiro sulla fascia: delirio azzurro al 98′. La rete del laziale ha ricordato il tiro a giro di Del Piero contro la Germania nella semifinale mondiale del 2006. Come allora, nessuno fra campo e panchina ha mollato, tutti ci hanno creduto fino all’ ultimo minuto e sono stati premiati con l’accesso agli ottavi di finale, avversaria l’ostica Svizzera di Yakin. A fine gara la felicità ha avvolto tutta la comitiva italiana, ma sarà opportuno riflettere sulle scelte operate dal c.t., molto non funziona e va messo a posto. Spalletti sta facendo scelte contro natura, dal modulo fino ai giocatori schierati. Ha educato il Napoli tricolore al 4-3-3, in questi europei fluttua continuamente dal 3-4-2-1 al 4-2-3-1 cambiando sempre gli interpreti. Anche stasera stessa con la Croazia è partito con un 3-5-2 che non aveva nulla a che vedere con il bel calcio prodotto sotto il Vesuvio. Si è quasi “Allegrizzato” in nome del risultato, puntava chiaramente al pareggio ed è una mentalità che non gli appartiene. Se ritrova coraggio può accadere veramente di tutto, anche di arrivare fino alla finale. Ma andiamo a vedere le fasi salienti di una gara che resterà a lungo nell’immaginario collettivo. Il primo tempo non ha offerto molte emozioni, gara molto tattica, una fase nella quale Jorginho e colleghi hanno pensato a non lasciare spazi alla Croazia. Solo due emozioni: una botta mancina da fuori area di Sucic deviata da un grande Donnarumma, un colpo di testa ravvicinato di Bastoni mirabilmente rimpallato da Livakovic. Ma si vedeva che l’Italia soffriva il palleggio croato, tanto è vero che Spalletti ha urlato per quasi tutti i primi 45′ contro Pellegrini reo di schiacciarsi troppo accanto a Jorginho e alla difesa azzurra. Alla fine è rimasto negli spogliatoi e nel secondo tempo è entrato Frattesi per dare fastidio alla difesa biancorossa, aiutando Retegui. Serata negativa per l’italo-argentino, sovrastato da Pongracic e Sutalo. La sveglia è stata il rigore concesso per braccio largo di Frattesi: Donnarumma devia il tiro di Modric, ma pochi secondi dopo lo stesso capitano croato realizza su svarione difensivo. Era il 55′, da quel momento gli azzurri si sono catapultati all’assalto del fortino avversario. Senza esito. Poi il nostro c.t. ha corretto tutti gli strafalcioni da lui commessi e uno dopo l’altro sono entrati Chiesa, Scamacca, Fagioli e Zaccagni. La squadra ha cambiato volto e ritrovato logica. Poi sarebbe bello capire Darmian terzino sinistro, lui che usa solo il piede destro, l’insistenza su Jorginho quando Barella ha un altro passo, la poca fiducia di Scamacca che è molto più forte di Retegui e soprattutto non si può lasciare fuori Chiesa perché è l’ unico in grado di saltare l’ uomo. A fine gara il c.t. ha detto: “Se proponiamo poco, facciamo poco“. Peccato che chi mette la squadra in campo è proprio lui. Deve arrivare a prendere decisioni nette e definitive, su modulo e giocatori da impiegare. Ha una rosa lunga e strutturata, deve solo sfruttarla bene. Ha Calafiori per esempio, uno che ricorda Nesta e Maldini in alcune caratteristiche. Ha una mediana interessante. E anche in avanti il materiale non manca. Andiamo a vedere il tabellino dell’ incontro di Lipsia:

Croazia (4-3-2-1): Livakovic; Stanisic, Sutalo, Pongracic, Gvardiol; Kovacic (25′ st Ivanusec), Brozovic, Modric (35′ st Majer); Pasalic (1′ st Budimir), Sucic (25′ st Perisic); Kramaric (44′ st Juranovic). A disp.: Vusic, Labrovic, Sosa, Baturina, Erlic, Pjaca, Vlasic, Marco Pasalic, Petkovic. All.: Dalic

Italia (3-5-2): Donnarumma; Darmian (36′ st Zaccagni), Bastoni, Calafiori; Di Lorenzo, Pellegrini (1′ st Frattesi), Jorginho (36′ st Fagioli), Barella, Dimarco (12′ st Chiesa); Retegui, Raspadori (30′ st Scamacca). A disp.: Vicario, Meret, Mancini, Buongiorno, Cristante, Gatti, Bellanova, El Shaarawy, Folorunsho. All.: Spalletti

di Cristiano Mezzi
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