Euro 2024, Spalletti sbaglia tutto: passa la Svizzera
I timori di una brutta prestazione dopo le difficoltà contro Spagna e Croazia si sono rivelati fondati. Gli elvetici hanno impostato una condotta di gara aggressiva, vincendo tutti i duelli sulle prime e le seconde palle, sapevano sempre cosa fare e hanno vinto praticamente in scioltezza. Solo un grande Donnarumma ha evitato un passivo più pesante con degli interventi di grande valore, in particolare su Vargas e Ndoye. Il capitano azzurro e stato uno dei pochi a salvarsi in questa rassegna continentale. Indice ovviamente puntato sui giocatori, ma il colpevole numero uno è il c.t. Spalletti. Fautore di scelte incomprensibili dopo l’Albania. Tutte le nazionali stanno giocando con un modulo fisso e con gli stessi interpreti, in quattro partite il selezionatore ha cambiato sempre la formazione iniziale e soprattutto ha galleggiato cambiando sempre i moduli di gioco, finendo col disorientare i giocatori stessi. In molte scelte ci è sembrato di vedere una sorta di garantismo, non ci spieghiamo altrimenti la fiducia incondizionata accordata per esempio a Di Lorenzo. Così come quel Darmian terzino sinistro non si spiega, essendo un destro naturale. Ma Bellanova e Cambiaso perché sono stati portati? Stasera ha giocato Mancini accanto a Bastoni, quando per impostare dal basso sarebbe stato meglio Buongiorno, altro portato a guardare le partite. Ha giocato El Shaarawy ala sinistra, quando Zaccagni era molto più in forma e la scelta iniziale è stata sconfessata dopo 45′. A centrocampo è mancata la corsa e la capacità di pressare e di inserirsi di Frattesi, ci si chiede l’utilità di inserirlo a cinque minuti dalla fine a buoi scappati. Viene da pensare che il tricolore del Napoli guidato da Spalletti fosse il frutto di tutta una serie di congiunzioni astrali favorevoli, perché non è possibile avere visto una Nazionale così priva di tutto: corsa, agonismo, linee di gioco, pressing, aggressività. Onore alla Svizzera, squadra interessante, atleticamente in forma smagliante e mentalmente pronta ad arrivare fino in fondo. La cosa assurda è che Xhaka è il giocatore fondamentale, il capitano fa girare la squadra come un orologio… svizzero. E ha giocato in totale libertà, senza nessuno che gli andasse addosso in prima battuta: l’allenatore in quel caso dov’era? Dire a Barella, Cristante o Fagioli di andargli a giocare addosso. A fine gara il c.t. si è preso le sue responsabilità e ha fatto sapere che parlerà con il presidente federale Gravina: quando si fallisce così bisogna andare a casa. E sarebbe ora che a rimettere il mandato sia proprio il presidente della Figc, protagonista dei due mondiali mancati e rimasto attaccato alla poltrona. Serve aria nuova, in federazione e forse in panchina, perché Spalletti sembra più adatto alla vita di club.
Andiamo a vedere il tabellino di questa amarissima sconfitta che ci detronizza trono continentale, con i voti assegnati dalla redazione
SVIZZERA-ITALIA 2-0
MARCATORI: Freuler (S), Vargas (S).
SVIZZERA (3-4-3): Sommer 6; Schar 6.5, Akanji 6.5, Rodriguez 6.5; Aebischer 6.5, Freuler 7, Xhaka 7, Rieder 6.5 (71′ Zuber 6); Vargas 7.5 (71′ Stergiou 6), Embolo 6 (77′ Duah s.v.), Ndoye 6 (77′ Sierro s.v.).
CT: Yakin.
ITALIA (4-3-3): Donnarumma 6.5; Di Lorenzo 4.5, Mancini 5, Bastoni 6, Darmian 4.5 (75′ Cambiaso 6); Cristante 4 (75′ Pellegrini 6), Fagioli 6 (87′ Frattesi s.v.), Barella 5 (64′ Retegui 5.5); Chiesa 5.5, Scamacca 5, El Shaarawy 5.5 (46′ Zaccagni 6).
CT: Spalletti.
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