Lecce, sofferta vittoria con il Mantova: campanello d’allarme?
Ieri sera al Via del Mare il Lecce ha superato il turno di Coppa Italia ai danni del Mantova. La sfida era valida per i trentaduesimi, adesso i ragazzi di Luca Gotti sfideranno il Sassuolo. La neopromossa biancorossa ha fatto la sua onesta partita, dimostrando qualità. L’allenatore Davide Possanzini può ritenersi soddisfatto, la squadra ha l’intelaiatura adatta per affrontare la cadetteria. La prima rete porta la firma di Kialonda Gaspar, l’angolano ha insaccato su calcio d’angolo battuto da Antonino Gallo. Sempre pericoloso il neo acquisto sui calci piazzati, ha preso il posto di un giocatore come Marin Pongracic passato alla Fiorentina. Qualche minuto prima Francesco Galuppini aveva salvato sulla linea della porta un colpo di testa di Balthazar Pierret. Scatenato Patrick Dorgu, il classe 2004 si è mosso su tutto il fronte offensivo e solo un grande Marco Festa gli ha murato due occasioni. Il portiere è un punto di forza degli ospiti. Nella ripresa si è esaltato anche con una doppia parata su Nikola Krstovic. Il gol del pareggio è arrivato sull’unica disattenzione difensiva giallorossa e porta la firma del giovane classe 2003 Davide Bragantini, lesto a infilarsi in corsa fra i centrali e a bucare Wladimiro Falcone in uscita. La rete che evita i rigori porta la firma di Nikola Krstovic su colpo di testa, il serbo ha sfruttato un cross di Lameck Banda. A pochi giorni dall’inizio del campionato il Lecce deve crescere come condizione atletica e trovare cattiveria sotto porta. Alle spalle del centravanti titolare i giovani Rares Burnete (2004) e Joel Voelkerling Persson (2003) non possono bastare. La dirigenza si sta preoccupando di difesa e centrocampo, trascurando l’attacco. Altra cosa: non si capisce il poco spazio concesso a Santiago Pierotti, l’argentino classe 2001 ogni volta che entra in campo apporta grinta, potenza atletica e classe. Sarebbe interessante vederlo nel ruolo di punta centrale. Infine, menzione per Medon Bersiha, il ragazzo albanese (2003) sta crescendo e appare in grado di reggere un minutaggio importante in mezzo al campo. Per ora Luca Gotti sta insistendo sul 4-2-3-1 ma per la rosa che ha potrebbe presto virare sul 4-3-3.
Contenuti simili
Genoa, Vieira a colloquio con Balotelli: vince il bene comune
Quanto accaduto in passato fra i due, fa parte del passato. Un colloquio necessario, sincero e spontaneo, utile a dissipare i dubbi del centravanti. Fra l’altro il mister transalpino intende giocare sempre con due punte