Milan, il Diavolo nel futuro: incontro nel week end con Pif
Adesso che tutto è alla luce del sole, non è più necessario smentire eventuali incontri con il futuro del Milan al centro dei colloqui. L’appuntamento, scrive La Repubblica, è per questo weekend, quando in Arabia Saudita, in occasione del Gp di Formula 1, dovrebbe andare in scena un nuovo summit tra uomini Red Bird (Cardinale o chi per lui) e alcuni soggetti interessati a investire nel Milan. Insomma, tra l’attuale proprietà e il fondo Pif che, come scritto dal Sole 24 Ore, starebbe già analizzando i conti dei rossoneri attraverso una due diligence e un’esclusiva che terminerà a fine mese. Le prossime settimane serviranno per chiarire gli aspetti economici dell’eventuale operazione, la partecipazione del nuovo gruppo e, forse, mettere in calendario il passaggio delle quote di maggioranza in un tempo medio-breve. Non subito, stando almeno alla volontà di Josep Cardinale, ma nemmeno troppo a lungo termine. Perché, è evidente, chi mette i soldi vuole anche avere il potere di decidere. La scalata alla maggioranza, è probabilmente il nodo principale della questione. La valutazione economica del Milan è in questo senso quasi marginale (si parla di un miliardo e mezzo, trecento milioni in più rispetto a quanto pagato da Red Bird), piuttosto sarà importante capire in quale modo risolvere la questione stadio e l’uscita definitiva del Fondo Elliott, a cui l’attuale proprietario deve restituire il prestito entro il 2025. Dopo di che andrà capito come muoversi con la Uefa sul fronte multiproprietà, dato che Pif possiede già il Newcastle e l’articolo 5 del regolamento vieta la partecipazione a medesime competizioni a società. Ma questo è attualmente un discorso molto prematuro. Il mese in corso dirà molto, se non proprio tutto, del futuro rossonero. Di tutto: dalla società ai giocatori fino all’allenatore. Perché la rivoluzione, mai come oggi, sembra dietro l’angolo. In tutto ciò, due certezze: con l’uscita della famiglia Singer andrà via anche l’attuale a.d. Giorgio Furlani, mentre il potere di Zlatan Ibrahimovic sarà sempre centrale.
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