
Milan, parla Rafael Leao: “Presto papà!”. Lodi a Paulo Fonseca
Nell’intervista esclusiva alla Gazzetta dello Sport, Rafael Leao svela un bellissimo retroscena della sua vita privata prima di tuffarsi nella nuova stagione con il Milan: “Diventerò papà tra poco, papà di due gemelli. Dovrebbero nascere a novembre. Sono sicuro che sarà un’esperienza molto carina, a me i bambini piacciono. Diciamo che ho ancora un altro motivo per dare valore alla mia famiglia e continuare a lavorare per lei. Come li chiameremo? Rodrigo e Tiago”. Insomma, la stagione 2024/25 dell’asso rossonero parte sotto buoni auspici. Il classe 1999 è atteso dalla stagione della definitiva consacrazione ad alto livello e si è presentato alla squadra carico e motivato. Nel corso della chiacchierata ha parlato della stima per Samuel Chukwueze e Zlatan Ibrahimovic: “Se Chukwueze può essere decisivo? Sì, sì, quando non giochi tanto diventa difficile far vedere quello che puoi fare ma, da quello che ho visto, Chuk ha più fiducia, ha voglia di avere la palla e fare la differenza. È quello che aspettavo. Se continua così, farà una grande stagione. Ibra? Ci parliamo molto. Quando giocavamo l’amicizia era diversa, lo avevo sempre al mio fianco. Ora se ho bisogno, so che posso chiamarlo a qualsiasi ora. È una delle persone che possono portarmi a un altro livello. Mi parla di mentalità, dice che in campo devo essere più cattivo”. Sul nuovo attacco rossonero ha le idee chiare: “Morata e Giroud sono due campioni, uscito uno, ne è entrato un altro. Giroud ha fatto la storia del Milan ma conosco bene anche Morata, è un attaccante che lavora ed è molto mobile, sarà bello per noi altri attaccanti. Speriamo faccia anche tanti gol. Camarda? È ancora giovane ma sta facendo molto bene, mi aspetto molto da lui. Io cerco sempre di parlargli, fargli capire che in prima squadra è diverso rispetto alle partite con i ragazzi della sua età. Deve essere forte, combattivo. Sa già fare gol, deve imparare altre cose ma sarà il futuro del Milan. Noi più vecchi gli stiamo dietro, anch’io”. Poi pensa al vecchio e al nuovo Milan: “Io e Pioli siamo cresciuti insieme, come allenatore e giocatore. Mi ha aiutato, mi ha dato l’opportunità di essere un giocatore importante e lo devo ringraziare per sempre, rimarrà nella mia carriera come uno degli allenatori più importanti. Fonseca è una persona diretta, molto, fa vedere subito quello che vuole. Le sue squadre hanno giocato sempre un bel calcio e per gli attaccanti è top, mi vedo bene con lui e anche i compagni sono contenti. Gli allenamenti sono molto intensi, sempre con la palla e secondo me abbiamo già capito tutte le sue idee di gioco, sarà bello. L’identità del Milan storicamente è con la palla e qui tutti i giocatori sono coinvolti nel possesso. Secondo me è l’allenatore giusto. Mi chiede di stare largo, cercare la palla, fare uno-due per arrivare vicino all’area”.
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