PARLA FRANCESCO TOTTI: LUKAKU E LA NUOVA ROMA
Da Abu Dhabi (Emirati Arabi), in quanto testimonial della Serie A, Francesco Totti ha parlato in una lunga intervista alla radio ufficiale del campionato italiano. Inevitabile la prima domanda sulla falsa partenza in campionato della “sua” Roma, alla quale ha riposto così: “Siamo all’inizio, c’è un po’ da raccontare, tante squadre hanno fatto un po’ di partite negative inaspettate, ma il bello del calcio è questo, che ogni domenica c’è da parlare. Certo mi dispiace perché dover parlare adesso della Roma mi logora, avrei preferito essere più su in classifica, ma tutto può succedere”.
Lo sbarco di Lukaku ha generato un entusiasmo incredibile nel tifo giallorosso, soddisfatto anche l’ex capitano: “La bellezza di noi romanisti è che quando c’è una cosa un po’ più grande, la facciamo diventare grandissima. La passione che mettono i tifosi della Roma è difficile trovarla in giro per il mondo. Questo è l’affetto che danno loro e che si spera possa essere ripagato sul campo. Lukaku un grande acquisto, un grande giocatore, un potenziale che può fare la differenza, sperando che con Dybala trovino subito una sintonia alla grande. Vedremo delle cose belle, ma un giocatore non può fare una squadra. Per centrare degli obiettivi devi avere un organico più completo. Certo, lui e Dybala in coppia sono due top player. Speriamo che possano trovarsi nel migliore dei modi prima possibile”.
Su Dybala e la maglia numero 10, chiosa: “Io non sono il proprietario. L’ho indossata con amore e onore, con tutto me stesso. Normale che il prossimo numero 10 sarà un giocatore che deve sapere portare rispetto alla società, alla Roma, ai tifosi. Deve essere un giocatore che sta alla Roma per vent’anni. Non è che ce l’ho con Dybala, Lukaku o nessuno. Dare a un giocatore la maglia numero 10 per due anni o tre non avrebbe senso. E sarebbe una responsabilità in più per il giocatore stesso. Paulo, per rispetto non me l’ha mai chiesto e mai me lo chiederà, per come è fatto lui. Giustamente, da professionista quale è, ha preso un altro numero, non è stupido”. Il giudizio su Mourinho da parte dell’icona giallorossa: “Lui è il numero uno in questo. Come allenatore, gestore, comunicatore. Averlo in un club è la cosa ideale, anche perché ovunque è andato ha vinto, quindi chapeau. È l’arma in più di questa Roma. Va seguito e gli va data fiducia al 100%”.
Pensando al figlio Christian, oggi in forza al Frosinone: “Non credo che il nome possa pesare. Ovunque andrà il nome sarà sempre quello, non potrà essere cambiato. Dovrà essere bravo lui a metterlo da parte e gestire le emozioni quando scende in campo. Gli haters sono persone inesistenti per me, che sicuramente avranno anche dei figli e questa è la buona educazione che danno ai giovani di adesso. Uno che si esprime così contro un ragazzo di 17 anni c’è da rispondere? No, non c’è nemmeno da leggere”.
Le preferenze sulla corsa allo scudetto: “Per me la Juve, poi nel calcio tutto può succedere. Non facendo le coppe ha un altro modo di lavorare e non è poco”. Pollice alto per Spalletti ct: “Certo che sì, sono soddisfatto è la Nazionale di tutti. Adesso che l’ha presa in carica mister Spalletti sicuramente farà una grande Nazionale e vedremo delle belle partite. Un grande in bocca a lui e a tutti i ragazzi”.
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