Serie A, Inter in crisi: Milan è vera gloria?
Il calcio è strano e imprevedibile, i nerazzurri erano super favoriti nel derby cittadino, ma il Milan ha messo in campo cuore, orgoglio, agonismo, organizzazione tattica e ferocia agonistica. Senza le parate di Sommer la sconfitta sarebbe stata più larga. Una testata di Gabbia a pochi minuti dal termine ha regalato i tre punti a Fonseca e capovolto il mondo interista. Una vittoria assolutamente meritata per i rossoneri, senza se e ma. Il nuovo 4-4-2 ha dato un senso diverso alla squadra, più compatta con Fofana frangiflutti davanti alla difesa, la costruzione dal basso affidata a Gabbia e due punte vere in attacco come Abraham e Morata che hanno messo in difficoltà l’apparato difensivo di Inzaghi. Bloccare i terzini Emerson Royal ed Hernandez ha permesso a Pulisic (soprattutto) e Leao di allargare le maglie della difesa del Biscione. L’americano aveva libertà di convergere al centro per le imbucate da dietro, la rete del vantaggio è originata così. L’ala statunitense è andata dritta verso Sommer inseguita da quattro (quattro!) avversari incapaci di fermarne la corsa: la fotografia della differenza di motivazioni e furore agonistico. Adesso il bilancio in campionato è uguale per entrambe: due vittorie, due pareggi, una sconfitta. Il Milan è davanti ai cugini per via dello scontro diretto e occupa il sesto posto, potrà ulteriormente migliorare la classifica non sottovalutando l’orgoglioso Lecce di Gotti che sarà ospite a San Siro venerdì prossimo. L’Inter si leccherà le ferite in attesa della delicata trasferta di Udine prevista per sabato. Tomori e compagni adesso saranno chiamati a dare continuità alla prestazione di ieri sera, tutto dipende da Fonseca: ha trovato quadra e squadra, insista senza farsi condizionare dai nomi. Se è necessario tenga tranquillamente in panchina nomi come Pavlovic e Loftus-Cheek, sono pagati anche per stare in panchina. Al contrario Barella e il gruppo nerazzurro deve ritrovare in fretta fame e voglia di vincere, dipendendo il meno possibile dal capitano Martinez. Sarà un caso (e non lo è…) ma da quanto l’attaccante argentino ha smarrito il feeling con il gol sono cominciate tutte le difficoltà. Ripetersi è sempre difficile e troppi peana fanno male, fra l’altro il mercato non ha apportato niente di significativo tranne due over 30 a parametro zero (Taremi e Zielinski ndr). A Monza la fortuna è stata amica, con il Genoa ci è voluto un super Thuram, tornato nella mediocrità dopo un buon inizio.
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