SPALLETTI SI PRESENTA ALLA “NAZIONE”
Inizia ufficialmente l’avventura di Luciano Spalletti sulla panchina della Nazionale italiana. Dopo l’annuncio di qualche giorno fa, sabato mattina il nuovo commissario tecnico azzurro è intervenuto in conferenza stampa dal Centro Tecnico Federale di Coverciano. Luciano Spalletti è stato presentato come nuovo commissario tecnico della Nazionale italiana dalla FIGC. Una conferenza stampa attesa, aperta dal presidente Gravina che ha voluto fare anche chiarezza sull’addio di Roberto Mancini e della situazione che la Federazione ha dovuto gestire e superare:“Orgogliosi e decisi della scelta sia sul fronte sportivo che su quello umano. Abbiamo affrontato una crisi unica nel modo migliore, dando priorità alla maglia azzurra senza mettere davanti situazioni personali.” Poi, la parola al neo ct in sala stampa: “Ringrazio per la disponibilità e il modo in cui mi hanno messo in condizione di iniziare nel modo migliore. Questa è l’università del calcio e mi ritrovo qui come ct della Nazionale con una emozione indescrivibile. Un sogno che parte da lontano, da quando avevo 11 anni ai Mondiali del Messico”.
Spalletti ha poi preso le redini della conferenza stampa, davanti alle tante domande dei giornalisti che hanno voluto subito scandagliare le sensazioni del neo ct: “Io desidero che si possa tornare a portare in alto il sogno azzurro. “Qui cerco la felicità, e c’è per me felicità solamente se attorno a me la sento. Se prendo la Nazionale campione d’Europa o quella che non è andata ai Mondiali? Io non prendo i risultati. Da Mancini eredito una buona Nazionale. Lui ha vinto un Europeo, 37 partite consecutive e ha lanciato tanti giovani, con talenti che possono esserci utili.”. Un accenno anche alla situazione con il Napoli. Giova ricordare che Spalletti ha firmato il suo contratto con la nazionale senza pagare la penale di 3 milioni di euro al Napoli, clausola il cui pagamento era riitenuto essenziale da parte del Presidente De Laurentiis affinchè Spalletti potesse allenare una nuova squadra. Queste le parole di Spalletti sulla clauola: “La clausola? Niente mi farà retrocedere dal pensiero di aver preso la decisione corretta. Ci sono delle cose che dobbiamo mettere a posto dove stanno lavorando gli avvocati e io spero si possa arrivare il prima possibile alla migliore soluzione per tutte e due le parti“.
La nazionale dovrà disputare le gare di qualificazione a Euro 2024, il 9 settembre se la vedrà contro la Macedonia e il 12 settembre contro l’Ucraina. Sui nomi dei convocati, tra i quali sono assenti Jorginho e Verratti: “ Tento di scegliere i migliori valutando in questo momento qui anche il minutaggio, siamo all’inizio della preparazione e Verratti e Jorginho – ad esempio – era impensabile portarli dentro non avendo giocato minuti.”
Spalletti parla poi dell’attaccante della Nazionale. “Ho scelto Raspadori, Immobile e Retegui. Non ho chiamato Kean e Scamacca per il minutaggio, ne ho chiamati altri tre e andrò a conoscerli. Sull’atteggiamento dei calciatori, in particolare sul bisogno di un leader in nazionale: “Di leader non ne basta uno solo. Ci saranno alcuni giocatori con più esperienza e meno timidezza: la responsabilità è una cosa che in alcuni momenti ti schiaccia, ma per essere forti abbiamo bisogno di responsabilità. Io senza responsabilità non so dare il meglio di me stesso e i calciatori devono fare la stessa cosa.” Infine, Spalletti si esprime sul rapporto che la Nazionale deve avere con i club, specie per quanto riguarda le convocazioni: “So le difficoltà che hanno i club con le convocazioni della Nazionale, ma poi i club devono sapere che il bene dell’Italia è il bene di tutto il nostro calcio. Non dobbiamo mai essere in contrasto: cercherò di avere un rapporto continuo con gli allenatori, alcuni li ho già sentiti. Ci sono dei calciatori che non ho convocato che meritavano di essere avvertiti prima che uscisse l’elenco ufficiale e li ho chiamati. Abbiamo una storia da rappresentare, non abbiamo alibi: dobbiamo dare continuazione”.
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