Il ct dell’Italia parla della sfida contro l’Ucraina di stasera lunedì 20 novembre, ore 20.45: “Mi aspetto un’Ucraina offensiva. Sarebbe sbagliato forzare Jorginho”. Dai cambi di formazione alla situazione rigoristi dopo l’ennesimo errore di Jorginho contro la Macedonia del Nord, ecco le dichiarazioni più importanti rilasciate da Spalletti ai giornalisti presenti. “L’Ucraina ha gli stessi punti dell’Italia, per cui non ci sono favoriti. Da parte loro mi aspetto una gara offensiva, il loro ct (Rebrov, ndr) gioca un calcio aperto”. Spalletti parla poi della formazione, che subirà dei cambimaenti: “Centravanti piccolo o alto? Cerco di darvi una mano: ci saranno quattro-cinque cambi, che sia il centravanti o no. Sul chi batterà il calcio di rigore, il ct azzurro risponde: “Se calcerà ancora Jorginho? Abbiamo altri giocatori che possono tirare i rigori. Sarebbe sbagliato andare a forzarlo un’altra volta, lo metteremmo in difficoltà chiedendogli di tirarne un altro”.
Tre rigori sbagliati di fila, è ovvio, non possono passare in secondo piano. Specialmente se in realtà sarebbero quattro, compreso quello – per fortuna ininfluente – di Wembley nella finale di Euro 2020. E ora, la domanda è scontata: se lunedì l’Italia dovesse vedersi assegnare un calcio di rigore contro l’Ucraina, nella partita che determinerà il futuro azzurro e la possibilità di partecipare direttamente agli Europei tedeschi, chi lo tirerà? L’indiziato numero 1 è Domenico Berardi. Del resto è un rigorista puro, come già dimostrato agli Europei e come dimostrato, allargando lo sguardo, in tutta la propria carriera: in 59 occasioni si è presentato sul dischetto durante i 90 minuti e 51 volte (l’ultima a inizio ottobre contro il Lecce) ha segnato, sbagliato le rimanenti 8 esecuzioni. Giova segnalare, tuttavia, che forse Berardi dopo la prestazione non brilalnte contro la Macedonia potrebbe non inizare dal primo minuto e sedersi in panchina. Forse al suo posto scenderà in campo Matteo Politano, uno che non ha i rigori nel sangue come il compagno ma sa batterli: lo ha dimostrato al Napoli, l’ultima volta sempre contro il Lecce, andando a referto anche nella scorsa edizione della Champions League contro i Rangers. L’unico esterno offensivo che certamente partirà titolare contro l’Ucraina, ovvero Federico Chiesa, non è invece uno specialista del fondamentale. In tutta la propria carriera ha tirato due rigori, di cui uno segnato e l’altro no, entrambi nel campionato 2019/20 con la maglia della Fiorentina. Sullo sfondo altri azzurri, come Giacomo Raspadori e Federico Dimarco, che però fino a oggi a livello di prima squadra hanno calciato un solo rigore, peraltro sbagliandolo (Raspadori contro il Sassuolo, alla seconda di campionato). Bene Gianluca Scamacca (6 trasformazioni su 6).