La Juventus, ancora una volta, non va oltre gli ottavi
di finale della Champions League. Dopo le precedenti eliminazioni contro Ajax (ai
quarti di finale, nel 2019), Lione (agli ottavi, nel 2020), Porto (agli ottavi,
nel 2021), arriva la disfatta contro il Villareal per 3-0: un risultato inaspettato
e, in parte, anche bugiardo.
La Juve si schiera con De Sciglio, a supplire
l’assenza di Alex Sandro, e Rugani a quella di Chiellini. Cuadrado e Rabiot sono
le ali, con Morata e Vlahovic in avanti. Dybala, non
ancora recuperato al 100%, parte dalla panchina. Emery si affida a
Estupinan e Pino sulla destra, con la coppia Lo Celso – Danjuma in attacco e Gerard Moreno, reduce da un lungo infortunio, in panchina fino al 74’. Dopo un primo tempo appena sufficiente e pur
tuttavia anche migliore di quello della squadra avversaria, con una traversa di
Vlahovic e almeno tre occasioni chiare non sfruttate, la formazione di Allegri
si scioglie nella ripresa.
Nel
secondo tempo viene bloccata dal muro giallo eretto da Emery e produce poco
gioco, fino a quanto, a 20 minuti dal termine, perde completamente la bussola.
Rugani commette fallo da rigore ai danni di Coquelin. Il rigore, segnalato dal Var, viene
realizzato dal neo entrato Gerard Moreno. Pau Torres raddoppia e Danjuma,
ancora dal dischetto, rende ancor più amara la serata bianconera. Ai quarti di finale vola il Villarreal.
Paradossalmente,
il Villareal trionfa giocando di rimessa, come piace ad Allegri. Tutta
arroccata in difesa riesce, seppur di rado, a ripartire in
contropiede e guadagnare il penalty che si rivela decisivo per le sorti della
gara. La Juve esce dalla Champions agli ottavi contro una squadra di una
straordinaria capacità tattica ma priva di grande tecnica.
Critiche per la
squadra di Allegri dalla quale ci si aspettava più incisività e velocità nella
costruzione del gioco offensivo. Nessuna reazione, peraltro, dopo il rigore
concretizzato da Gerard Moreno. A destare scalpore anche le (mancate)
sostituzioni da parte di Allegri che si limita ad inserire Dybala e
Bernardeschi in svantaggio.
La Juventus esce agli ottavi
di finale di Champions League per la terza volta consecutiva: dopo Lione e Porto. Eclatante la delusione da
parte del popolo bianconero che non digerisce l’ennesima eliminazione contro un avversario, per così dire, “alla portata”.