Chiellini. Tutto è iniziato dalla diffusione delle “confessioni” di Chiellini esternate
nella sua biografia fresca di pubblicazione. Il difensore si è lasciato andare
ammettendo la propria ostilità nei confronti di calciatori esuberanti e, troppo
volte, fuori dalle righe.
Così si è scagliato dapprima contro Balotelli, dipingendolo
come un calciatore inutile alla causa. Subito dopo ha continuato lo sfogo
commentando l’esperienza di Felipe Melo, descrivendolo come una mela marcia
della Juve a quel tempo guidata da Ciro Ferrara. Chiellini, al riguardo, dichiara
nel suo libro che Melo è stato “il peggio del peggio. Con lui si rischiava
sempre la rissa. Lo dissi anche ai dirigenti: è una mela marcia”.
Parole di fuoco che hanno subito scatenato la reazione del centrocampista
Brasiliano, il quale non ha affatto gradito l’opinione del calciatore Juventino replicando così su Gazzetta.it: “Prima di tutto, sarebbe interessante
conoscere gli episodi ai quali si riferisce. In ogni caso, per me non c’è
nessun problema nel rispondere a questo difensore”. Ha poi continuato: “Quando
ero a Torino, non ho mai mancato di rispetto a nessuno: ai compagni, ai
dirigenti, alla Juventus in generale. A questo punto, però, per lui non ne ho
per nulla. E mai ne avrò. Dice che Balotelli sia da prendere a schiaffi e
che io sia il peggio del peggio e che si rischiava sempre la rissa per colpa
mia? Beh, lui se la faceva sempre addosso… E poi, scusate: troppo facile
parlare male degli altri con un libro. Forse ‘questo difensore’ è ancora
arrabbiato con me perché, quando sono andato al Galatasaray, abbiamo dato
loro degli schiaffi eliminandoli dalla Champions League”.